La Psicologa Annalisa Barbier è la massima esperta in Italia in manipolazione relazionale, violenza psicologica e dipendenza affettiva. Autrice di bellissimi articoli e aforismi significativi, ha la straordinaria capacità di spiegare dinamiche e meccanismi psicologici intricati con parole semplici e metafore indimenticabili.
Di seguito una selezione di alcune delle frasi più interessanti della Dottoressa Annalisa Barbier.
1.“Un aspetto che emerge a volte nella dipendenza affettiva è il concetto di PRETESA: che il/la partner cambi, che ci ami come vogliamo, che si comporti secondo le nostre aspettative e desideri, che ci dia ciò di cui abbiamo bisogno. Questo aspetto di pretesa, portato alle estreme manifestazioni, è spesso ciò che mantiene l’ incastro relazionale, incompatibile con qualsiasi forma di amore sano. Produce rabbia ed insoddisfazione, e atrofizza ulteriormente una già carente capacità di autodeterminazione.”
2.”L’elemento comune a tutte le donne coinvolte in una relazione malata che ho visto, è la “trappola del non-sono-mica-stupida”. Il bisogno bruciante di dimostrare all’altro che il suo gioco sporco è stato scoperto. La pretesa di giustizia morale, nell’attesa che l’altro ammetta finalmente: “è vero, ho mentito”. Ed è questa la serratura che le chiude in una gabbia, di cui solo loro hanno la chiave: rinunciare al bisogno di avere ragione.”
3. “Più si teme di non potercela fare da soli più si richiede la presenza dell’altro. Più si richiede la presenza dell’altro meno si impara a farcela da soli. Meno si impara a farcela da soli più ci si convince di dover dipendere dall’altro. E il circolo vizioso è presto stabilito ed è destinato ad un’escalation di intensità e pervasività.”
4. “Nelle relazioni tossiche NULLA, neppure per un solo istante, è fatto per il vostro bene. Dalle lusinghe iniziali del love-bombing che vi portano all’isolamento, alle strategie manipolatorie e intimidatorie per tenervi <al vostro posto>, fino alle ingiurie finali: TUTTO è volto al soddisfacimento del bisogno di potere e controllo. Occorre affrontare questa realtà per non restare infelici prigionieri di una ILLUSIONE.”
5. “Credo che la misura del compromesso non sia tanto l’amore, quanto la dignità.”
6.”Quando la mente ci rende confusi nel comprendere, la risposta arriva dal corpo. Il corpo segue logiche ineccepibili.”
7.”Osservarci per comprendere quale sia il comune denominatore della nostra vita: cosa ci guida, cosa ci muove, cosa ci spinge nelle azioni, reazioni, scelte ed emozioni. Ecco un buon inizio.”
8.”Se scegliamo di far prevalere la filosofia dell’antagonismo nella nostra vita, scegliamo la paura e la rabbia, scegliamo la distanza e l’isolamento del cuore. E in questa condizione di guerra e spavento interiore rischiamo di perdere il nostro equilibrio e diventiamo facili prede di chiunque voglia ferirci e separarci dai nostri valori.”
9.”Quando è abbastanza? Quando la tolleranza, le giustificazioni, gli sforzi di comprendere diventano sterile esercizio di un sentimento a volte mal risposto.”
10.”C’è chi, partendo dal dubbio, arriva alla Conoscenza. Chi arriva all’ossessione, chi alla paranoia, chi alla dipendenza. Il dubbio è uno strumento potente, perché le domande che esso crea aprono la strada che potremmo percorrere.”
11.”Probabilmente la verità più dolorosa sui comportamenti di sfruttamento e manipolazione messi in atto dai sociopatici è che, per farlo, questi predatori sociali hanno bisogno della collaborazione del partner. E sanno molto bene come ottenerla: sanno come riconoscere quando una persona è fragile e bisognosa di affetto e sostegno, sanno come farle credere di essere davvero la persona più importante del mondo, sanno come convincerla a dar loro retta, sanno come camuffare le loro bugie, manipolare la verità, confondere le idee con abili giochi di parole. Inutile considerarli, trattarli e parlare loro come faremmo con una persona capace di empatia, rispetto e sentimenti: si farebbe il loro gioco, finendo con il perdere qualsiasi fiducia nelle proprie capacità di raziocinio.”
12. “Spesso la risposta migliore alle provocazioni di certe persone è l’indifferenza. Far finta di non aver colto il fine provocatorio delle loro affermazioni rispondendo in modo gentile, cambiando argomento o non rispondendo affatto, ci salva dalla guerriglia estenuante di chi ci vuole arrabbiati, feriti o fuori controllo.”
13.”…eppure esiste in ognuno di noi una forza segreta, potente e profonda capace -se ascoltata – di ricondurre i nostri passi sul sentiero della realizzazione di sé. Ed altrettanto capace – quando inascoltata – di gettarci nel più profondo sconforto, affinché la sofferenza ci spinga al cambiamento.
14.”Chiudere una relazione con un/una sociopatico/sociopatica può essere davvero difficile, o addirittura pericoloso. Valgono dunque tre regole irrinunciabili:
1) chiudere definitivamente, in modo fermo ed educato, senza perdersi in spiegazioni né giustificazioni. Comunicare la decisione di chiudere UNA SOLA VOLTA;
2) dopodiché NO CONTACT assoluto;
3) se il partner è violento, lasciare la casa in sua assenza e RICORRERE AL SOSTEGNO DELLE FORZE DELL’ORDINE prima di tutto.”
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