“Sacco vuoto non sta in piedi”

(Proverbio italiano)

 

 

 

Accorgersi in tempo di aver a che fare con un manipolatore è una grande vittoria e una dimostrazione del fatto che hai iniziato a saper distinguere quali sono gli atteggiamenti sani e quali non lo sono.


 

 

Nel salone tintinnio di bicchieri fra il rumore dei passi svelti dei camerieri, quanto sono ordinarie certe cene di lavoro!

Bel vestito, bel trucco, capelli in ordine e buon profumo…ma non avrei MAI pensato di incontrare LUI a questa cena.

Un passo indietro: Lo conoscevo poco, lavoravamo per la stessa azienda ma il nostro lavoro condiviso era puramente telefonico. Tutte le volte che ci sentivamo era terribilmente carino (già, TERRIBILMENTE), brioso e propositivo. Avevamo avuto modo di passare qualche pausa pranzo insieme parlando un po di tutto ed era emerso che avevamo tante cose in comune: a tutti e due piacevano i dolci, entrambi amanti dei paesi etnici, gusti simili in fatto di musica e altrettante affinità ideologiche.

Non lo nascondo: qualche volta mi ha proposto di andare a cena fuori, ma nonostante tutti questi aspetti favorevoli c’era qualcosa in quello sguardo che non mi portava ad accettare l’invito. Talvolta sembrava quasi che recitasse, certi suoi gesti li trovavo inoltre davvero troppo plateali..quasi studiati ad arte.

Eccomi al ristorante: seduta davanti ad un tavolo rivestito di una tovaglia bianco-panna, fra me e il centro tavola di girasoli c’è lui, altrettanto curato per l’evento. Parliamo del più e del meno con altri colleghi ed al primo mio commento prende parola in modo serio rivolgendosi al mio interlocutore “Non l’ascoltare, i suoi giudizi non ne valgono la pena”

 

Frase persa fra il brusio della sala (ma io ho sentito bene!)

ghigno divertito

sguardo ammiccante

Dirigendosi verso il tavolo dell’aperitivo mi sussurra all’orecchio con fare suadente “stasera sei uno schianto!”

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  1. Non esiste (e non merita) provare a rispondere a questo genere di persone: dopo che hanno detto la loro il sipario si chiude, non resta spazio per altre affermazioni.

 

  1. Per quanto possano essere maleducati, insensibili, maltrattanti e provocatori, quando lo andrai a raccontare in giro verrai guardata con estremo stupore, quasi come se tu dichiarassi di aver visto un asino volare.

 

  • Chi, lui? a me non sembra!
  • Non ho mai notato questo aspetto
  • Sei davvero esagerata, te la prendi troppo
  • Sei matta!

 

Ecco 4 delle più probabili affermazioni di riposta che puoi ricevere dopo aver capito cosa in lui non andava ed averlo esternato a qualcuno a te vicino.

Inutile nasconderlo, dopo aver finalmente avuto la prova che nel suo atteggiamento c’era qualcosa di strano, avergli dato un nome, ed essere riuscita a parlarne, ricevere una risposta del genere è altamente frustrante. Non cedere alla frustrazione, c’è solo da essere contenta per te stessa!

 

In una “serata tipo” a tavola con il manipolatore svalutazione e complimenti si alternano come i gusti delle portate, ma il finale è quasi sempre amaro!

Fidati del tuo intuito. Parlare con gli altri di cosa hai avvertito può essere molto utile come valvola di sfogo ma se sei anche solo minimamente insicura può farti fare un passo indietro portandoti ad accantonare il tuo sentire e a farti una delle domande più pericolose: “E SE NON FOSSE VERO?”

 

Confida nella tua verità. Mettersi in dubbio davanti a certe circostanze della vita è importantissimo ma non in questo ambito. Se hai già vissuto altre relazioni con partner manipolatori sono sicura che sai bene di cosa sto parlando e quali sono i ritorni emotivi che provocano questi soggetti. Difficilmente ti puoi sbagliare.

Come precedentemente affermato da Grace nell’articolo Un sociopatico tira l’altro, purtroppo non è detto che tu possa incontrare un solo soggetto tossico nell’intera vita, quindi:

  • mantieni alta l’attenzione davanti a tutti quegli atteggiamenti che ti stonano (se ti è utile prova a scriverli per poterci riflettere meglio)
  • credi nel tuo potenziale, soprattutto nella tua capacità di riconoscere la violenza psicologica
  • non manifestare il tuo punto di vista agli altri quando ti senti debole. Fallo solo davanti ad un terapista adeguato

3 punti che ti aiutano a capire che sei a tavola con un manipolatore:

  1. l’unico a nutrirsi (di energia) è Lui, tu paghi solo il conto in stanchezza.
  2. ti alzi stranita, confusa, in subbuglio. (effetto indigestione di parole)
  3. Totale assenza di dessert (“chi nasce tondo non muore quadrato”, se ti aspetti vera dolcezza, vera premura e sensibilità, non arriverà mai.)

 

Ricorda sempre: questi soggetti non cambiano, dal primo all’ultimo appuntamento.

 

PS – La storia sopra è stata scritta appositamente per testimoniare come anche solo all’interno di una stessa serata si possa finire un circolo vizioso di svalutazione e apprezzamento; appena senti che c’è qualcosa che non ti convince, fidati di te stessa e fuggi la situazione.

 

Le lezioni che vengono dall’esperienza portano ad una grande felicità. Dopo aver già ingoiato un boccone amaro, il prossimo lascialo nel piatto!

 


Articolo Patrizia La Porta