
Scritto così “abuso narcisistico” suona molto più gentile e leggero della violenza domestica. Un duetto di parole che ci dà l’illusione di una minore gravità dell`abuso rispetto alla violenza. Quasi fosse una cosa figa visti i tanti reel e balletti su Instagram su questo argomento.
Cosa ci sarà mai di divertente in una forma di violenza che accompagna e precede la violenza fisica?
Se voi lo capite, scrivetemi.
L’abuso narcisistico è violenza psicologica.
La violenza psicologica è una delle tante facce della violenza domestica.
Con un calcolo matematico mentale semplicissimo, possiamo affermare con certezza che l’abuso narcisistico è violenza domestica, quindi è pure una violazione dei diritti umani. Perché la violenza domestica contro le donne è una violazione dei diritti umani.
Se questa forma di abuso viene definita “narcisistica” è perché i soggetti che attuano questo abuso hanno dei tratti in comune che sono stati definiti “narcisistici” e che si manifestano in comportamenti manipolativi. Quindi l’abuso narcisistico ha a che fare più con i comportamenti messi in atto che con il tipo di personalità dell’abusante. Infatti il più delle volte gli abusanti non hanno neanche una diagnosi di qualche disturbo di personalità. Ma quando una diagnosi ce l’hanno è appartenente ai disturbi di personalità del Cluster B.
L’obiettivo dell’abusante che agisce violenza psicologica è uguale a quello di chi agisce violenza fisica: l’esercizio del controllo e del potere per mettere un’altra persona in uno stato di sottomissione.
Se sei una di quelle persone che si sta chiedendo: ma come è possibile che le donne non se ne accorgano subito? Perché è rimasta allora se veniva trattata così? Oppure, la ciliegia sulla torta più marcia di tutte: evidentemente lei è debole e si è lasciata manipolare, bhé lasciati dire che sei parte del problema anche tu.
Personalmente non ritengo più queste domande legittime. Dovremmo tutti essere consapevoli del fatto che viviamo in una società in cui i comportamenti tossici e abusanti sono così radicati che è difficile riconoscerli come violenti. Anche perché lì fuori vengono banalizzati o addirittura giustificati.
Un esempio potrebbe essere la gelosia romanticizzata, considerata come una dimostrazione d’amore, ma che a conti fatti è una tecnica di controllo della vita di un’altra persona. E di tutte quelle forme subdole di manipolazione travestite da “attenzioni” e “amore smisurato”, molto comuni tra gli adolescenti:
- Hai un ragazzo che non ti lascia partecipare alle attività della scuola?
- Con varie scuse fa in modo di ritrovarsi con il tuo telefono in mano e legge i tuoi messaggi?
- Dice da amarti così tanto da non riuscire a stare senza di te, quindi monopolizza il tuo tempo? (Ma in realtà è un modo per allontanarti dalla tua vita sociale e controllarti sempre di più.)
- Stranamente ti rende difficile la realizzazione di qualsiasi progetto personale tu possa avere?
- Stai evitando di truccarti per evitare che ti porti il muso o si arrabbi?
- Ogni sera trova una scusa per tenerti incollata al telefono scatenando qualche stupido litigio?
- Chissà perché a lui non piace andare alle grandi cene tra amici, al cinema, alle feste di compleanno e ai compleanni e si infastidisce se pensi di andarci senza di lui?
- Rompe sempre su come scegli di vestirti?
- Dice di amarti così tanto da non volerti vedere partire per il soggiorno di studio all’estero?
Queste prime avvisaglie si manifestano giâ nelle prime settimane di frequentazione e poco a poco ti portano all’isolamento totale facendoti dimenticare chi tu sia, cosa ti piace fare nel tempo libero e quali siano i tuoi sogni. Uno stato di confusione che si raddoppia quando tutto quello che ti era stato dato subito con il love bombing ti viene improvvisamente tolto.
Appurato che questi soggetti possano intrappolare chiunque, ragazze emotivamente indipendenti tirate su con genitori presenti e amorevoli e donne risolte e realizzate (non mi stancherò mai di ripeterlo), ci sono degli attrezzi emotivi che puoi mettere in borsa e che ti aiuteranno a mantenerti alla larga dai manipolatori:
- Capacità di restituire al mittente la sua spazzatura emotiva: quando qualcuno all’interno della relazione porta qualcosa di strambo, strambalato, eccessivo, fuori luogo, prendi tutto, fai un pacchetto emotivo e restituisci queste spazzatura al mittente. Non ti appartiene.
- Capacità di fregartene dei problemi del tuo partner: qualsiasi problema ti dica di avere deve sistemarselo da solo. Non ostinarti a volergli risolvere la vita a scapito del tuo benessere psicofisico.
- Capacità di dubitare di qualcuno se ti offre tutto l’amore del mondo subito: anche se culturalmente ci hanno fatto credere che questo ci debba lusingare, in realtà questo crea dipendenza ed è dimostrato da diversi studi scientifici. Le attenzioni smisurate che si ricevono all’inizio di una relazione, il sentirsi la persona più importante della vita dell’altro, produce sul cervello gli stessi effetti di una sniffata di cocaina.
- Capacità di smetterla di pensare di poter cambiare qualcuno: questa è la cavolata più grande del mondo in cui abbiamo creduto tutte almeno una volta. E così restiamo sperando che cambi e facendo di tutto affinché lui ci faccia sentire come all’inizio della relazione, quando ci bombardava d’amore
- Consapevolezza di te stessa, della tua forza, del fatto che meriti solo il meglio dalla vita.
- Capacità di insospettirti ogni volta che ricevi un gesto d’affetto troppo prematuramente.
Né vittima, né sopravvissuta: cambiamo narrazione!
Di giusto nella narrazione dominante sulle “vittime” o “sopravvissute” dell’abuso narcisistico non c’è quasi niente. Non siamo né vittime di un destino ineluttabile nè sopravvissute miracolate. Siamo donne incazzate e audaci che hanno lottano o che lottano per riprendersi il controllo sulla propria mente e della propria vita, smantellando un pezzetto alla volta la cultura violenta e patriarcale in cui siamo immerse.
Grace Di Leo
Riferimenti Bibliografici:
Iñaki Piñuel : Amor Zero, Como sobreviver a uma relação com um psicopata emocional, A Esfera dos Livros
www.marietan.com
Isabelle Nazare-Aga: La manipolazione affettiva, Ultra
Marie-France Hirigoyen: Molestie morali: La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro, Einaudi
Grace Di Leo: Ama Te Stessa, Youcanprint
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