“La nostra testa è rotonda per poter permettere ai nostri pensieri di cambiare direzione.”

F.Picabia

 

 

 

 

 

 

Quando il pensiero è costante, ossessivo e smodato, il cuore perde la propria pace e la spontaneità tramonta.

Quante di noi si sono imbattute in un partner che hanno fatto diventare il “chiodo fisso” delle loro menti.

 

 

Sfatiamo un mito: se pensi continuamente all’altro non è amore…è tormento!

 

 

Distinguere l’amore dall’attaccamento e dalla dipendenza affettiva è un passo necessario per poter condurre una vita rilassata, al di fuori della tensione emotiva. Per essere in equilibrio è fondamentale sia accostarsi a persone benefiche che fare un’accurata selezione dei pensieri, cercando di restare il più possibile vigile nei confronti di tutti gli stati mentali “inquinanti”.

 

A volte è proprio il partner a diventare pensiero inquinante e allora si iniziano a passare intere ore a rileggere conversazioni su WhatsApp, a ripercorrere mentalmente tutti i discorsi fatti durante l’ultima uscita, ad analizzare minuziosamente i suoi gesti, a controllare il suo profilo Facebook ed infine a controllarlo a 360 gradi talvolta anche con azioni concrete.

 

Le giornate passano e con loro anche i tuoi obiettivi perdono di importanza, il pensiero è talmente forte da anestetizzarti e immobilizzarti anche nei confronti di tutte quelle belle attività che avresti potuto fare da persona mentalmente libera e serena.

 

Se ti trovi in questo stato di prigionia mentale, è giunto il momento di spezzare le catene del pensiero e tornare a vivere!

 

Sii alleata di te stessa e analizza che il pensiero costante ti logora, ti toglie naturalezza nel vivere, alimenta dubbi e ti strappa dalla realtà. Il circolo vizioso è semplice ma infernale allo stesso tempo: più lo pensi e meno lo senti vicino, meno lo senti vicino e più lo pensi.

Breve ripasso: quando cuore e mente sono in armonia, il pensiero si sviluppa correttamente e ti permette di essere attiva. Nel momento in cui le idee fluiscono la tua forza mentale è grande, la tua affettività è sana e riesci a vivere il presente senza stagnare in balia dei tormenti.

Quando ti accorgi che lo sviluppo dei tuoi pensieri si altera facendoti vivere veri e propri stati di ossessione, fai suonare un campanello d’allarme.

 

 

Il consiglio è sempre quello di fermarsi, prendersi del tempo personale per FARE attività piacevoli e appaganti. Dire a te stessa “devo smettere di pensare” è totalmente inutile, in questi casi la soluzione risiede solo e unicamente nell’azione. Il pensiero ossessivo è il risultato di una quotidianità innaturale nella quale non sei più priorità di te stessa.

 

Nel momento in cui ricomincerai a FARE, con tutta probabilità ti accorgerai che era da molto tempo che non ti dedicavi a quelle attività, non ti godevi un momento personale e non ti permettevi di pensare a te stessa. Buona parte dei pensieri ossessivi si dissolveranno tramite queste azioni.

 

Veniamo ad un altro importante punto sul pensiero ossessivo; ci sono casi in cui questo meccanismo emerge a causa di un’esperienza passata: molte donne che hanno vissuto delusioni, amori malsani e relazioni con manipolatori, spesso si ritrovano a pensare costantemente al fine di capire la verità sulla loro relazione attuale, la verità sulla persona che stanno frequentando, la verità su un sentimento, la verità come TEORIA ASSOLUTA.

Anche in questo caso vale la regola dell’azione  in quanto sperimentare è l’unico tramite per poter capire..e devi potertelo permettere.

 

Una donna che vuole scoprire la verità deve smettere di teorizzarla ma semplicemente viverla momento per momento con la fiducia nelle proprie percezioni e nel proprio cammino di maturazione.

La verità affiora solo nel momento in cui la mente è calma e il pensiero segue semplici linee guida. L’idea di Ciò che è vero è sempre in te, ma spesso viene coperta da troppi pensieri. Emerge all’improvviso, quando la tua mente le lascia spazio! Come un lampo ti illumina e anticipa una pioggia di consapevolezze che non sarebbero mai potute affiorare in uno stato di continue supposizioni.

La percezione della situazione è rapida: una mente che fa sforzi per raggiungere forzatamente a delle conclusioni su una nuova relazione senza  concedersi di  vivere ciò che è, stagnerà sempre nelle proprie supposizioni dei fatti e si alimenterà di pensieri che creano debolezza e riportano ad uno stato di fragilità oramai superato.

Abbi fiducia del tuo sperimentare la vita! La verità non si dissolve mai, è sempre a tua disposizione affinché tu la possa sperimentare. Ti sprono a vivere te stessa e l’altro!

 

Magari qualcosa potrebbe andare storto (è un ipotesi lecita) ma in questo caso è altrettanto lecito poter dimostrare a te stessa che adesso hai la capacità di tirare un freno a ciò che non ti piace o non ti gratifica.

Se vivi fino in fondo e se ti permetti di vivere un’ esperienza non resteranno quesiti irrisolti nella tua mente. Provare è l’unico modo che abbiamo per poter capire che non esistono solo rapporti malsani ed è proprio questa stessa prova che ci fortifica e ci insegna a distinguere il bello. Vivi!

 

 

Articolo di Patrizia La Porta