Psicopatico

Dissonanza cognitiva

 

La dissonanza cognitiva fa in modo che, una volta stabilito un vincolo psicopatico, i dati della realtà, siano minimizzati o negati dalla vittima.


Traduzione del paragrafo: O seu grande amor: um bluff que nunca existiu, pag.158-160

Dal libro Iñaki Piñuel : Amor Zero, Como sobreviver a uma relação com um psicopata emocional, A Esfera dos Livros.


 

 

Il tuo psicopatico ha elaborato con astuzia un personaggio di cartone che non è mai esistito. Riuscirai a riprenderti da questa relazione solo se vivrai il rispettivo lutto poichè è necessario uccidere questo personaggio che è entrato nella tua vita, nella quale effettiva esistenza hai creduto.

 

Accorgersi di quello che il tuo partner era nella realtà , dall’inizio, produce un effetto devastante  simile a quello della morte di una persona cara. Non è che il tuo psicopatico è morto! È che quel personaggio in realtà non è mai esistito…

 

La relazione con un partner psicopatico è molto distruttiva per le vittime precisamente perché non passa loro per la testa ne vogliono accettare che, in verità, questa relazione non esiste e non è mai esistita. Esiste a stento una apparenza della relazione, che è esclusivamente unilaterale.

 

Si tratta di una relazione della vittima con i suoi desideri e sogni, convertiti in una maschera inerte e senza vita dalla quale non si può estrarre amore, affetto o semplicemente reciprocità.

 

Il vincolo traumatico con un partner psicopatico si sviluppa attraverso le tecniche di manipolazione, seduzione, colpevolizzazione e pressione psicologica, che gli psicopatici usano continuamente dal primo istante. Il vincolo psicopatico che gli psicopatici sanno creare si basa sulla bugia e nella proiezione di caratteristiche che di fatto non possiedono. In fondo, dovrai percepire quanto prima che la persona che lo psicopatico ha proiettato nella relazione con te non esiste. Dovrai accettare questa brutta notizia quanto prima. Il risveglio amaro a questa realtà lascia le vittime abbandonate, che restano intrappolate in una intensissima dissonanza cognitiva. La teoria della dissonanza cognitiva è una delle grandi teorie della psicologia sociale. Secondo Leo Festinger, quando un’opinione molto ferma si confronta con prove che la contraddicono sorge uno stato interiore di incongruenza che genera malessere  e che fa in modo che la persona tenda a modificare i dati della realtà dissonante. Per esempio, “Sono una persona equilibrata nelle mie spese” e “Ho speso molti soldi in un’automobile di lusso”.

 

Lo stato psicologico insoddisfacente, così come la tensione che la dissonanza produce, ci porta a minimizzarla attraverso dei meccanismi conosciuti come razionalizzazioni, la negazione o la sublimazione. La dissonanza cognitiva fa in modo che, una volta stabilito un vincolo psicopatico, i dati della realtà, anche quelli più sfavorevoli per lo psicopatico, siano sistematicamente minimizzati o negati dalla vittima, che si impegna nel continuare a credere nel sogno di una relazione idillica e meravigliosa, a dispetto di tutte le prove che dimostrano il contrario. I suoi circuiti neuronali sono stati abilmente rifatti dalla manipolazione psicopatica, a un estremo tale che tutti quelli che si trovano in prossimità riescono a vedere le bugie, gli inganni, le frodi, gli abusi, la manipolazione e lo sfruttamento portati avanti dallo psicopatico, tranne la “vittima”.

 

Quest’ultima si sforza di banalizzare, perdonare e convincere tutti quei testimoni della bontà e dall’innocuità del suo psicopatico. La verità è che accettare le prove che contraddicono il vincolo psicopatico creato significherebbe per la vittima intensificare la dissonanza tra le sue convinzioni e ciò che sta accadendo realmente. Di fronte ad uno psicopatico è necessario stare attenti ai fatti e non alle dichiarazioni o alla propaganda. Ma l’enorme investimento emotivo e finanziario (in tempo, energie e risorse) che la vittima fa nel suo predatore psicopatico, così come gli abusi e i maltrattamenti reali che riceve in questa relazione, abituano a portarla a rinforzare le sue false credenze. In questo modo, le “vittime” si abituano ad essere immuni alle prove, ai dati di realtà e agli argomenti razionali delle persone che le circondano , quando queste cercano di mettere le “vittime” in guardia sulla relazione abusiva. Uscire dalla dissonanza cognitiva richiede molta pazienza.

 

Se per caso sei stata vittima di un partner psicopatico, è normale che tu non riesca a credere in quello che ti è successo e che cerchi tutti i tipi di spiegazioni possibili , tranne la più orribile e terribile. Questa verità orribile si basa sui seguenti argomenti:

 

1.La persona con cui stavi, il tuo partner, quello per il quale ti sei innamorata perdutamente… con cui hai condiviso anni, sesso, avventure, etc. semplicemente non esiste.

Non è mai esistita, mai esisterà.

Si tratta di una maschera abilmente lavorata nell’argilla dei tuoi desideri, speranze, aspettative e ferite emotive. Questa persona o, più esattamente, la sua personalità non esiste nella realtà del nostro universo. Non è niente più di un bluff. Una frode personale con le gambe. Si tratta di una finzione alimentata da anni di inganno, finzione e manipolazione. La sua personalità è stata disegnata e fabbricata come un mostro di Frankenstein, aggiungendo false caratteristiche e bugie che hanno riempito falsamente le tue necessità.