“Follia e’ fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti”
Albert Einstein
Quante volte ti sei chiesta perche’ il manipolatore emotivo si comporta in un certo modo?
Quante volte avresti pagato oro pur di sapere quali ragioni lo spingono a fare certe cose, a cercare determinate persone, a rifugiarsi in determinati (e schematici) comportamenti anche scorretti verso di te?
Il silenzio, innanzitutto, ma anche la sensazione di predominare sulla tua vita, di averne il controllo, di giocarci e di prenderti in giro senza ritegno.
Nelle mie esperienze, ho avuto modo di constatare piu’ di una volta che persone con delle “particolari” situazioni famigliari alle spalle hanno la tendenza a comportarsi in un determinato modo.
Cosi come tu continui a cercare determinati “criteri” in una persona (e ricordati che se non impari ad abituarti ad altri tipi di persone, continuerai a trovare persone sempre uguali e relazioni “sbagliate” ) anche queste persone sono instintivamente portate a cercare persone con cui possono essere libere di usare tutto il loro potere manipolatorio.
Donne forti, indipendenti e menefreghiste non fanno per loro, non ne sarebbero all’altezza. Hanno sempre bisogno di una donna al loro servizio, pronta ad essere usata come pedina quando piu’ gli fa comodo.
Che cosa questo ci induce a pensare? Che infanzia puo’ avere avuto una persona cosi?
Abbiamo due differenti casi di cui voglio parlarti.
Il primo e’ quello che io chiamo il “manipolatore mammone”.
Se nell’infanzia c’e una situazione tipo: “Non preoccuparti, mamma ci sara’ sempre per ogni cosa”, e’ piu’ probabile che da “adulte” queste persone abbiano bisogno di una donna cosi’ a fianco. Una donna che deve essere sempre al loro servizio. E se non lo e’, innescano dei meccanismi di manipolazione per farla diventare cosi.
Questo fenomeno (quello dei “mammoni” per interdeci) viene a crearsi quando un uomo adulto si comporta da bambino, chiedendo attenzioni di un certo tipo, pretendendo di essere al centro dell’attenzione di una donna, senza tenere conto dei desideri e dei bisogni di quest’ultima, perche’ abituato sin da piccolo a ricevere tutto semplicemente chiedendo ai genitori e raramente qualcosa gli veniva negato.
Queste mamme inducono i figli a diventare essi stessi “dipendenti” da loro e di conseguenza, lui stesso diverra’, da adulto, bisognoso di una persona che lo copra di attenzioni simili o uguali a quelle in cui e’ stato abituato a vivere, perche’ non capace di adattarsi a nessun’altro tipo di situazione.
Il secondo caso di cui voglio parlare e’ quello che io chiamo il “manipolatore manipolato”.
In questo caso, la mamma viene vista come un generale, una figura autoritaria e potente, in grado si di dare tutto, ma solo se certi criteri vengono soddisfatti. La paura di deludere, l’ansia di non essere considerato dalla propria madre instilla nel bambino un meccanismo che lo porta sempre a dare il massimo in ogni situazione per essere riconosciuto. Ma di contro, abbiamo questa voglia di ribellarsi che lo spingera’ poi in eta’ adulta a comportarsi da manipolatore, replicando la madre, perche’ non conosce altri modi di relazionarsi con le persone, sopratutto con quelle piu’ vicine a lui come moglie o fidanzate.
C’e’ un punto in comune in questi due tipi di persone. Ogni cosa viene perdonata, la colpa non è loro. Nel primo caso, e’ ovvio, un uomo non puo’ imparare ad abbassarsi e chiedere scusa oppure ammettere che sta sbagliando qualcosa. Perche’ per lui non puo’ esistere una donna che non possa soddisfare i suoi bisogni. Nel secondo caso, l’uomo e’ talmente impaurito dalla reazione della mamma (e perche’ no, da entrambi i genitori) che preferisci mentire su qualsiasi tipo di comportamento scorretto, gettando fango attorno a se, rendendolo cosi’ tra i due, il peggior tipo di persona da incontrare.
E’ chiaro che dall’esterno entrambi questi uomini sembrano seri, affidabili, dolci.
Insomma, a prima vista, l’uomo dei sogni!
Ma nella realta’, sotto la maschera, sono uomini che non sanno prendersi cura di loro stessi, perche’ abituati a fare tutto con una pesante figura materna (o paterna) alle spalle, pronta a sostenerli e confortarli al bisogno. Queste persone non hanno la capacita’ di vivere dei rapporti sani con l’altro sesso, perche’ il meccanismo di replica e’ troppo forte e presente per essere ignorato e comunque non avrebbero la forza per farlo. Per questo sono spaventati da rapporti con donne piu’ forti ed intraprendenti di loro, donne indipendenti e mature.
Articolo di Giovanna Paninformi
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