Prima di parlare della nostra vita a qualcuno dovremmo porci questa domanda:

“Questa persona si è guadagnata il diritto di ascoltare la mia storia?”

Perché la nostra storia, qualunque essa sia, è preziosa e degna di rispetto. Ascoltarla è un provilegio.

Ma non tutti si meritano di conoscerla.

Dobbiamo evitare di darla in pasto a parenti che arriverebbero ad incolparti per quello che hai passato. Dobbiamo tenerci le parole della nostra storia per noi se percepiamo che l’amica che abbiamo di fronte non aspetta altro che stroppicciarla.

Le nostre storie vanno protette da chi non ha empatia, dai cinici, dalle persone frustrate, da chi ha avuto una vita troppo lineare per comprendere un fallimento, da chi non ha sogni, da chi ha paura delle donne che hanno il coraggio di riprendere il mano la propria vita e rinascere.

Le nostre storie non sono per tutti\e.

Chi si è guadagato\a il diritto di ascoltare la tua storia?

Il tempo di Dio è perfetto