
Se la narcisista fossi io? Già il solo fatto che tu te lo sia chiesta, significa che non lo sei. Stai tranquilla.
L’altro giorno, nelle stories di instagram, ho riportato le parole della Professoressa e Psicoterapeuta Ramani Durvasula in merito al significato della parola narcisista. Quindi sappiamo cosa si intende con l’uso di questa parola.
Se ti sei persa le stories, ecco le parole della Professoressa Durvasula:
Il NARCISISMO non è una diagnosi.
La parola NARCISISMO è un nome.
La parola NARCISISTICO è un aggettivo.
Sono termini descrittivi,
di uno schema caratterizzato da mancanza di empatia,
ricerca di approvazione,
senso come se tutto fosse dovuto,
grandiosità,
arroganza,
sensibilità alle critiche,
difficoltà a gestire la frustrazione,
rabbia,
e tutte queste cose elencate si traducono in un profondo senso di insicurezza.
-è una parola utile perché ha un certo potere descrittivo.-
Se ci pensiamo usiamo tante altre parole per descrivere dei tratti come “OSTINATO”
ma nessuno ti accusa di diagnosticare qualcosa.
Tutta la confusione arriva da qualcosa chiamato “Disturbo narcisistico di personalità”, coniato per la prima volta nel 1968 ma la diagnosi è apparsa nel DSM negli anni ‘80.
è un disturbo che riguarda l’1-5% della popolazione mondiale.
Detto ciò, le frasi che ultimamente vanno di moda, hanno poco senso:
“dove c’è un narcisista, c’è n’è anche un altro”
“chi è la “vittima”di un narcisista?una narcisista!”.
Una cosa è avere un disturbo che ti porta a cosificare, bistrattare e distruggere altre persone, un’altra è avere dei tratti di personalità o\e delle ferite narcisistiche che ti rendono un bersaglio interessante per queste personalità.
E se fossi tu la” narcisista”?
Ti eri mai chiesta: “E se la narcisista fossi io?”
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