“So soltano che i ricordi, a volte, fanno mancar l’aria”…(Nesli)

Torno spesso su questo tema del passato, deiricordi, delle paure, perche’ credo che nella guarigione di una donna dalle esperienze negative sia importante, ad un certo punto, fermarsi e guardare quanta strada e’ stata fatta.
Ti e’ mai capitato di fare qualcosa, visitare un posto, leggere una frase, ascoltare una canzone, sentire un profumo o sentire una battuta di un film ed essere assalita da una sensazione di nostalgia, di gia’ vissuto, una sensazione dolce oppure sgradevole, che ti faccia sorridere oppure intristire?
I tuoi ricordi non sono altro che il bagaglio che ti porti dentro, possono pesare tantissimo, essere impressionanti macigni sul cuore, oppure possono essere leggeri come piume e dolci come lo zucchero filato.
Il loro potere e’ grande, sopratutto se unificato alle tue emozioni: la loro combinazione e’ terribilmente affascinante.
Le tue emozioni possono modificare i tuoi ricordi, lo sapevi? E questo non e’ un male: se in passato hai sofferto, la forza del tuo cuore e la tua voglia di andare avanti permetteranno ai tuoi ricordi di sbiadirsi, di ricordare solo gli avvenimenti piu’ dolci, almeno finche’ non ti faranno piu’ male.
E’ importante, per la crescita personale di ognuna di noi, riuscire a rivivere i nostri ricordi senza rimpiangerli, senza provare dolore, ma accettarli e custodirli nel cuore. Solo cosi impareremo a rivalutare il passato e a riconoscerlo preziosissimo!
Molte volte i ricordi aiutano a gestire le emozioni negative (e non) del presente, innescando un processo di ricostruzione del passato. Ad esempio, se fai la conoscenza di una persona che ti ricorda in qualche modo una persona del tuo passato, i ricordi relativi a quella persona si attivano, e tu sei automaticamente portata a pensare “mi piace, mi ricorda…” oppure “non mi piace, sembra…”. Questo meccanisco accade con qualsiasi cosa: una canzone, un posto, un profumo… la lista e’ infinita.
C’e’ pero’ anche un problema legato a questo tipo di ricordi. Se incontri una persona e questa non ti piace perche’ ti ricorda qualcosa di doloroso o poco piacevole del tuo passato, viene naturale fermarsi alla prima impressione che questa persona ti da. Il mio suggerimento e’: non fermarti alla frase “Sono tutti uguali”. Non pensare neanche per un’istante che questa nuova persona possa essere uguale a quella che ha fatto parte del tuo passato. Vai sempre oltre, non fermarti mai alla prima impressione.
Non posso proprio dire di essere un’esperta in materia, ma ultimamente mi sono messa a “caccia di ricordi”.
Ho appena superato uno stadio in cui gran parte dei ricordi della mia esperienza da dipendente psicologica erano sbiaditi, confusi, persi. Per sempre, pensavo. Ed invece no, a volte mi sorprendo a guardare un tramonto e scoprire che dietro c’e’ una di quelle preziose e dolorose perle li pronta a travolgermi. Non e’ mai veramente doloroso, e’ un dolore difficile da spiegare a parole, ma so che lentamente tutte queste perle mi aiutano a gestire i miei stati emotivi. Cerco di non reprimere i ricordi che riaffiorano alla mia memoria, li custodisco con cura, cerco di capire se la mia memoria li ha alterati o no, li riassaporo e li rimetto a posto. Questo e’ un ottimo esercizio per imparare a gestire le emozioni legate ai ricordi, cercare di non farsi sopraffare troppo.
Dobbiamo imparare a prelevare l’energia positiva da questi ricordi e usarla nel presente!
Un tramonto ti ricorda una scena da favola che avevi passato con una persona che ora non c’e’ piu’? Molto bene, sorridi. Assapora l’energia della felicita’ di quel momento. La senti scorrere nelle vene? Ti scalda il cuore? Non tornerà, ma guarda cosa ti ha lasciato. Qualcosa di indimenticabile!
Questo tipo di energia positiva viene considerato uno dei piu’ imporanti: puo’ infatti aumentare la tua possibilità di reagire con ottimismo di fronte agli eventi negativi che ti accadono perche’ sei portata a pensare a come avevi reagito in passato ad un evento simile e di conseguenza a come l’avevi superato! In psicologia questo viene chiamato “elasticità”.
Altro importante concetto da tenere a mente e’: va bene ricordare, ma ricorda anche di non vivere nel passato! I ricordi ti possono aiutare a crescere, ma non bisogna diventarne schiave. Non vivere dicendoti “Se potessi tornare indietro”. Quello che e’ stato e’ stato, passato, finito, concluso. Non poteva essere, altrimenti lo sarebbe stato. Non e’ maturo struggersi pensando al passato, rischi solo di cadere in depressione o di farti prendere da ansie inutili.
Chiudo con questo pensiero: “Non si puo’ vivere di ricordi, ma i ricordi ci aiutano a vivere”.
Ricordati di attivare il tuo elastico!
Alla prossima,
Articolo di Giovanna Paninformi
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