Questi pensieri non sono tuoi.

⚡ ALERT ⚡: quando si parla di  manipolazione, abuso e violenza non contano le opinioni personali.

NON contano le frasi fatte: ***Chi manipola lo fa perché c’è chi si fa manipolare.***

Contano soltanto le ricerche di esperti come: Robert Hare, Marta Stout, Cleckley, Paul Babiak, Iñaki Piñuel, Ramani Durvasula, Sandra Brown, etc.

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Detto questo, ecco alcuni pensieri indotti dalla manipolazione:

“[…] Sono arrivata a sfiorare con la mente idee come : il mondo, lui, i miei figli, sicuramente starebbero meglio senza di me.”

”Ha ragione, rimarrò sola.”

-”Anche se sono ridotta in frantumi, menomale che ho lui\lei accanto.”

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Si arrivano a pensare queste e altre cose peggiori quando si ha accanto una persona abile nel manipolare.

In modo sottile ma continuo, chi manipola, riesce a convincerti di non farne giusta una e di non valere niente. Spesso la fa in un modo così impercettibile e sofisticato che arriva a farti sentire grata di avere una persona che sta ancora con te nonostante la tua (supposta) inadeguatezza (inculcata). 

Sappi che questi pensieri non ti appartengono e non devi cambiare nulla di te stessa né migliorare per cambiare la situazione.

Perché una persona manipolatrice
manipola a prescindere,
un maltrattante maltratta a prescindere,
un abusante abusa a prescindere.

Riconnetterti a te stessa, chiedere aiuto (se necessario)  e  intraprendere un viaggio interiore 
di consapevolezza sono le tre cose che si possono fare per spazzare via pensieri indotti e processi cognitivi inconsci.

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