“Rivoltati ora, non nella tomba”
Scritte sui muri – Lisbona
E’ nel mare che viene rappresentata l’origine della vita! Simbolo dell’inconscio per eccellenza, la sua acqua richiama ai nostri istinti primordiali, ai ricordi più profondi.
Sono stata in Portogallo a trovare Grace, quanto è bello l’oceano visto dall’aereo e che colori meravigliosi ha la natura portoghese! Lisbona è un pò come la vita, piena di salite e discese: alti e bassi che creano un equilibrio perfetto. Appena cala la sera mette il suo vestito più bello e sembra che trattenga segreti irrivelabili: storie di popoli e culture lontani affascinanti e così diversi fra loro!
Fra una chiacchiera e l’altra parliamo delle nostre vite e del nostro desiderio di dar voce a tutte quelle donne a cui non è stato dato il permesso di parlare, di rivendicare tutte quelle che vengono giudicate dopo aver vissuto una violenza fisica e di diffondere informazioni su quanto sia provante vivere una relazione con un partner psicologicamente violento.
I manipolatori possiedono la capacità di non rivelare il loro vero volto quando sono “in pubblico” e spesso, purtroppo, possiamo anche trovarli nelle nostre famiglie d’origine.
Se sei caduta nella trappola di un partner narcisista o in una relazione manipolatoria, ti sprono a non colpevolizzarti ma a riflettere sulla tua famiglia d’origine. Se hai vissuto dinamiche manipolatorie nella tua stessa famiglia e non le hai ben inquadrate o non hai fatto un percorso di consapevolezza per liberarti dei loro effetti dannosi, è probabile che tu possa incappare in un partner altrettanto deleterio.
La violenza psicologica genitoriale e i maltrattamenti fisici costituiscono ancora un tabù nella nostra società, continuiamo a dire “ tutti i genitori si comportano bene con i loro figli”, ma non è poi così scontato. Ricorda bene: tutti i manipolatori sembrano normali agli occhi degli altri, ma ci sono genitori che amano più qualsiasi cosa la loro immagine, restano indifferenti davanti alle gioie dei loro figli, o ancora peggio: cercano di portargliele via.
La mancanza di empatia del genitore manipolatore nei confronti del figlio\a risulta ancora più incomprensibile poichè sembra non averne nei confronti degli estranei. Al di fuori del nucleo familiare appare come una persona normalissima ma nella sfera privata impone la propria superiorità davanti al figlio e la rivendica in modo indiscutibile finendo con l’instillare nella piccola vittima una confusione mentale mista a senso di colpa.
Il genitore in questione regna sovrano e sono i suoi stati d’animo che dettano l’atmosfera all’interno del gruppo familiare.
La relazione genitore-figlio matura lentamente, fino a diventare parte integrante dell’identità della vittima. Non ti sentire MAI sola davanti a questo! Ci sono tante situazioni familiari così; non emergono a causa della maestria che questi soggetti patologici attuano nel tenere nascoste le loro tendenze e a causa dello stato confusionale in cui fanno cadere i figli, i quali molte volte si chiudono in se stessi sentendosi diversi dagli altri.
Dopotutto il genitore fa il bello e il cattivo tempo! Così, dopo aver avuto atteggiamenti anomali, diventa improvvisamente premuroso.. creando uno squilibrio costante nei figli.
Sono sicura che a seconda della tua storia personale, soprattutto da piccola, hai avuto modo di sviluppare un senso critico davanti a quello che vivevi..ma il manipolatore ti ha fatto avvertire come una colpa il fatto di essere un’osservatrice logica e integra! Questo accade perchè quello che più detesta sono la verità e le critiche. Ogni bambino impara a fidarsi delle proprie percezioni, ma il figlio del manipolatore viene subito messo a tacere.
Tutti i genitori manipolatori colpevolizzano i loro figli senza cognizione di causa e minano alla loro sicurezza interiore costantemente, tanto che spesso questi i bambini imparano a comprendere precocemente il linguaggio non verbale del malcontento genitoriale, creando meccanismi di difesa e/o chiusura nel tentativo di salvaguardarsi. Il manipolatore ha una netta propensione a screditare chi potrebbe sapere più di lui su qualsiasi argomento, ha il fiuto per capire chi ha il coraggio di vivere la propria felicità e libertà e non si ferma davanti a niente pur di distruggere: nemmeno se la persona felice in questione è il figlio.
Vieterà ogni tipo di cambiamento giustificandolo come “nocivo” per il figlio stesso e si rifiuterà di indirizzare il bambino a sviluppare le sue capacità e le sue attitudini migliori: egli non deve poter evolvere, potrebbe non essere più facilmente manovrabile.
Nota bene: il genitore è capace di esaltarti molto in tua assenza, ma non lasciarti ingannare, è solo la facciata che deve mantenere nei confronti degli altri! L’immagine sociale è tutto per lui\lei.
Tutti i figli di genitori manipolatori dichiarano di aver vissuto disagio, impossibilità di esprimersi, prigionia e precoce sviluppo di estremo senso del dovere.
Se sei stata vittima di un genitore narcisista manipolatore, sono altrettanto sicura che hai presto imparato a centellinare le parole, aiutare più possibile anche quando eri stanca o malata, non lamentarti, essere estremamente educata, non aspettarti aiuto e soprattutto svolgere TU gran parte dei doveri che dovrebbero essere compito del genitore.
I genitori manipolatori vivono con sgomento un figlio che non chiede altro che godere della vita e della libertà, non insegnano ciò che è veramente utile e sottopongono a continue punizioni e condizioni estreme.
Le conseguenze sulla vittima? ansia, bassa autostima, senso di paura e piano piano difficoltà ad affermare il proprio volere.
Se hai vissuto un’esperienza con un genitore manipolatore, adesso che sei adulta, cerca di mantenere una distanza affettiva da lui e di vederlo come una persona (con tutti i suoi limiti) al fine di non farti coinvolgere nelle sue trappole succhia-energia. Mantieni alto il tuo livello vitale evitando di metterti in tutte quelle situazioni che possono nuocere al tranquillo scorrere delle tue giornate. La tua vita è preziosa: riconosci e fuggi l’amore malato!
Lettura consigliata:
“GENITORI MANIPOLATORI” di Isabelle Nazare Aga
Articolo di Patrizia La Porta
Ciao, ma se io ho un genitore così e ho ancora 17 anni come posso fare ?
Ciao Milos, rivolgerti allo psicologo della scuola se la convivenza con tua madre é invalidante. Dedicarti con tutto te stesso alla scuola, alle tue passioni e frequentare soltanto amici che ti rispettano e fanno stare bene. Ascoltare la mattina e la sera e ogni volta che hai tempo, podcast e video motivazionali. Su youtube trovi registrazioni di L.Hay “Puoi guarire la tua vita”; se riesci, cominciare a costruire la tua indipendenza economica per andare di casa il prima possibile. Ti abbraccio fortissimo, Grace