“Se non ci fossero tante pecore, non ci sarebbero tanti lupi”

A.Graf

 

Quella che viene spesso definita come timidezza e “remissività femminile” è talvolta il risultato di un vissuto di mancata libertà familiare, non un tratto caratteriale proprio.

Sono molte le bambine che accantonano il loro desiderio di espressione autentica perchè condizionate dalla personalità schiacciante di uno o entrambi i genitori; sono altrettante le donne che sviluppano “timore reverenziale” verso l’uomo perchè vissute in un contesto familiare
che lo vedeva incoronato come “capo famiglia”, sotto indicazione della “tradizione”.

Ti auguro di essere sempre sincera nel definire te stessa, di vivere una vita in continuo rinnovamento delle tue qualità e di scoprire che non tutti i tratti caratteriali che hai sviluppato nell’infanzia ti appartengono in modo assoluto.

• molte volte si passano anni credendo di essere “timide”, “estremamente sensibili”,“remissive”, per poi scoprire che questi erano solo aggettivi che gli altri ci attribuivano sulla base di loro considerazioni estremamente superficiali.

Purtroppo il ripetersi di questi giudizi gratuitamente cuciti addosso possono averci portato a rafforzare la convinzione di essere solo e totalmente in quel modo, quindi a recitare sempre la stessa parte (non nostra per natura!).

• ci sono circostanze in cui l’estrema timidezza e la remissività si sviluppa come conseguenza di un vissuto familiare in cui un genitore, spinto da tratti narcisistici, delimita il nostro raggio di azione e di pensiero, facendoci credere che non siamo in grado di andare oltre e di sperimentare il nostro carattere in totale libertà e autonomia.

La remissività non è un tratto naturale, NON FA PARTE DI TE! Prima prenderai coscienza di questo e prima ti potrai liberare da quella fastidiosissima sensazione che torna nel momento in cui incontri personalità dominanti, menti che percepisci come “più forti”, persone rigide, fredde o
calcolatrici.

Sono tanti i tratti dell’altro che potrebbero riattivare la remissività che viene dal passato, la cosa fondamentale è non alimentarla e credere che nel presente puoi scegliere di non recitare quel copione, puoi decidere di non abbassare lo sguardo ma vivere nella libertà delle tue vere azioni e reazioni.

Prendo in prestito una frase di A.Jodorowsky che porto sempre con me e su cui ti invito a riflettere:

“La mente umana, quando si trova davanti a una mente più forte tende a dimenticarsi di se stessa per cedere ai capricci della volontà più potente. Per progredire verso la via della coscienza dobbiamo sviluppare l’attenzione senza paura di osservarci. Se invece di concentrarci sul nostro divenire – per liberarci di una personalità non autentica e voluta dalla famiglia, dalla società, dalla cultura – ci lasciamo affascinare dall’ego di qualcun altro, costui, approfittando della nostra fragilità psichica, assorbirà la nostra energia vitale”.

Quando vuoi misurare una situazione, la tua interiorità e le tue reazioni immediate sono le guide più vere, le amiche più fidate da ascoltare: fa che possano scorrere senza condizionamenti.

Vivere la tua energia è la cosa più bella.
Ogni giorno è un’occasione preziosa per essere sempre più te stessa;

Ogni mattina ti alzi diversa e rinnovata nelle cellule, nel corpo e anche nella tua interiorità;

Non c’è reazione che si possa ripetere senza il TUO consenso, tu scegli come essere, scegli chi essere;

Se il tuo nemico è il passato, sappi che esso vive solo e unicamente attraverso i tuoi pensieri che costantemente lo nutrono e gli danno il permesso di esistere.

Scegli il presente, la natura non si priva mai di fiorire.


Articolo di Patrizia Laporta