C’è ma non si vede: la violenza psicologica!

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L’abbiamo provata tutte/tutti almeno una volta nella vita. La violenza psicologica è una violenza che riguarda noi donne, gli uomini ed anche i bambini. E’ quella violenza che c’è ma non si vede. E’ molto complessa e difficile da riconoscere. E spesso, quando dopo anni ci accorgiamo di quello che stiamo subendo, cominciamo ad ammetterlo con tanto imbarazzo. Eppure dovremmo imparare a riconoscerne subito i segnali allarmanti, individuarne i sintomi e le conseguenze psicologiche e imparare ad ammettere a noi stesse ed accettare di essere rimaste intrappolate in queste dinamiche di violenza psicologica e manipolazione emotiva.

Ci sono tanti violenti psicologici in giro, l’abusante puo’ essere un partner, un genitore, un parente, un fratello, un collega, un’amica, un figlio, etc. Quasi sempre chi è violento psicologicamente da adulto, è stato in passato esposto a certe dinamiche disfunzionali; quasi sempre chi abusa, gli abusanti, sono stati abusati o hanno assistito all’abuso. E’ quindi importantissimo parlarne con tranquillità per rompere questo comportamento di replica.

Parlarne, parlarne, parlarne.

Diventare consapevoli di questo fenomeno subdolo, sottile e vigliacco, prendere coscienza della situazione che stiamo vivendo e assumersi la responsabilità di quello che è successo. Esatto, può sembrare un’affermazione crudele ma è proprio così. Forse la prima volta che un partner, o qualsiasi altra persona a te vicina, ti maltratta psicologicamente la colpa è sua, ma se lo fa una seconda volta vuol dire che tu hai permesso a questa persona di maltrattarti di nuovo; riconosci a te stessa di avere un problema (bassa autostima? Paura di restare sola? Dipendenza affettiva? Sindrome da crocerossina?) analizzati, comincia un percorso di crescita personale, leggi libri illuminanti sull’argomento come Donne che amano troppo
di Robin Norwood e L’arte di non lasciarsi manipolare. Guida pratica
di Nazare Aga Isabelle. Individua il problema che hai ma non lasciarti mai convincere da nessuno che il problema sei tu, non permettere a nessuno di farti sentire sbagliata e inadeguata.

Non ci può essere la violenza psicologica se non viene in qualche modo autorizzata

Ma quali sono i comportamenti di chi usa violenza psicologica ?

-inizialmente ti cattura con complimenti, promesse e regali
-dopo aver creato una relazione affettiva emotivamente intima con te, ti studia, cerca di capire di cosa hai bisogno in una relazione e poi fa finta di essere quello che non è
-si comporta come il partner perfetto
-si comporta come una vittima
-dopo aver ottenuto la tua fiducia:
-ti critica, disprezza e svaluta continuamente
-ribalta la realtà, facendoti credere una cosa piuttosto che un’altra
-ti porta a dubitare delle tue percezioni, di quello che vedi e senti, facendo crollare tutte le tue certezze e facendoti sentire insicura (effetto gaslight)
-tira fuori il peggio di te e poi te lo ritorce contro
-crea incomprensioni e fraintendimenti dal nulla
-controlla le tue amicizie
-si comporta in modo iperprotettivo per isolarti e controllarti
-quello che dice è l’esatto contrario di ciò che fa
-mente
-comunica in modo contraddittorio
-comunica in modo ambiguo
-dice mezze verità
-usa il silenzio per manipolare il tuo stato d’animo
-è geloso in modo ingiustificato
-è invidioso
-giudica gli altri
-ti perseguita (stalking)
-ti insulta e minaccia
-è aggressivo-passivo (ad es. ti nega conferme, non si cura dei tuoi bisogni, usa il silenzio per controllarti)
-è inaffettivo
-cambia opinione spessissimo
-non accetta i rifiuti
-limita la tua autonomia morale
-pretende rapporti sessuali con insistenza
-fa finta di pentirsi
-molti violenti psicologici hanno un disturbo narcisistico di personalità (senso grandioso e gonfiato del sé)

Questi comportamenti, ripetuti e protratti nel tempo, sono indicatori della violenza psicologica. Non ti permetteranno di riconoscere un manipolatore emotivo subito, all’istante, perché chi usa violenza psicologica non ha una personalità ben definita, all’inizio si comportano come vittime o come partner ideali. Sono dinamiche così complesse che spesso è difficile riconoscere e ammettere questa crudeltà mentale che si subisce. I violenti psicologici sono abili, astuti, alternano comportamenti opposti; dalla lontananza affettiva, umiliazione e svalutazione al riavvicinamento per tenere buona la partner creando una tempesta di emozioni contrastanti nell’altro.

Se hai subito o stai subendo violenza psicologica è molto probabile che tu abbia uno o più di questi sintomi:

-non ti fidi più delle tue sensazioni
-ti senti spesso confusa
-non riesci mai a ricordare i particolari delle discussioni tenute con il violento psicologico
-quando c’è lui ti senti agitata
-provi inquietudine
-hai perso la motivazione
-ti senti triste e stanca “senza motivo”
-ti senti ansiosa
-ti senti depressa
-provi rabbia “senza motivo”
-continui a mentire sul rapporto che hai con lui, fingendo che va tutto bene

Se dopo aver letto l’articolo ti sei resa conto di essere dipendente da un violento psicologico, prometti a te stessa di prendere in mano la tua vita, assumerti la responsabilità della violenza psicologica, ricorda:

Forse la prima volta che un partner, o qualsiasi altra persona a te vicina, ti maltratta psicologicamente la colpa è sua, ma se lo fa una seconda volta vuol dire che tu hai permesso a questa persona di maltrattarti di nuovo.

Questi abili strateghi emotivi, i violenti psicologici, riescono ad individuare le tue fragilità, i tuoi bisogni e a far leva sulle tue emozioni per farti provare paura, farti sentire in colpa e farti provare vergogna. Il tutto per ottenere il controllo, il potere, per affermare e mantenere un’immagine positiva di se stessi. Ci siamo passati in tanti, non vergognarti, non sentirti in colpa, parlane a agisci subito per vivere la vita che meriti di vivere.

Tu meriti il meglio, meriti di essere amata in modo sano, meriti di vivere serena.

Come me tante persone, soprattutto donne solari, positive ed energiche, sono cadute in questa trappola, per bisogno di essere amate disperatamente, ingenuità, perché la società e i cartoni animati ci hanno fatto credere che se non abbiamo un uomo accanto non abbiamo valore, non siamo amabili. Io personalmente durante la mia adolescenza ci sono caduta anche perché colpita da questa diffusissima sindrome della crocerossina, questa tendenza illusoria ed egocentrica di voler salvare gli altri. Soltanto dopo tanti anni ho capito che noi possiamo salvare soltanto noi stesse uscendo da queste relazioni disfunzionali.

Ama te stessa in tutti i modi che puoi
Dedicati alle tue passioni
Fregatene del giudizio degli altri
Ricomincia, non è mai troppo tardi

N.B. In riferimento al violento psicologico e manipolatore emotivo ho usato il maschile, come in tutti gli articoli del blog per incidenza statistica, consapevole però del fatto che le donne manipolatrici sono altrettanto numerose.Love us in the hair