
«Ogni volta che lei provava a dire la sua, io la rimproveravo. Giuro che conversazioni cosÌ andavano avanti per ore.»
Vorrei non avere nessuna reazione di fronte a queste parole.
‘Tanto’ sono state pronunciate da uomini che abusano delle fidanzate digitali.
Altri utenti, oltre a dilettarsi in insulti sessisti, si sono divertiti a simulare a parole violenze orribili contro le neo-fidanzate digitali, spesso riproducendo il ciclo della violenza tipico delle relazioni abusive.
“Avevamo questa routine: io mi comportavo da schifo e la insultavo, poi mi scusavo il giorno successivo.”
Forse questo tipo di abuso non vuol dire niente.
O forse si?
Oppure per questi utenti le conversazioni abusive che intraprendono con le fidanzate-chatbot sono una sorta di allenamento preliminare alle relazioni della vita vera?
Una cosa è certa, nessuno andrà a caccia di una supposta infanzia traumatica o psicopatologia preesistente nella fidanzata digitale.
E di certo questo tipo di abuso non è l’unico, né l’ultimo, reato a verificarsi nel mondo virtuale. Su metaverso, il nuovo mondo della realtà virtuale, la tendenza è la stessa, puoi leggere di più cliccando qui.
N.B. È una certezza il fatto che nella vita reale abusi e violenze di ogni tipo possono essere agite sia da uomini che da donne. Tuttavia, al momento non ci sono evidenze che donne creino e abusino di partner digitali.
P.S. Replika è un’app che permette di creare dei “chatbot” in grado di sostenere conversazioni coerenti.
Leave A Comment